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Castello i Bonsi

In un'atmosfera fiabesca, tra i colli toscani, sorge il Castello dei Bonsi, dove abbiamo scelto di celebrare il giorno in cui il nostro destino si intreccerà in un racconto d'amore senza tempo.

Questa dimora avvolta dalla storia e impreziosita da un giardino incantato accoglierà il nostro amore, celebrando la magia di un matrimonio destinato a brillare per sempre, come le stelle nel cielo.

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La storia di questo luogo meraviglioso

I Bonsi della Ruota

La saga dei Bonsi affonda le sue radici in un'antica casata, i Bonsi della Ruota, che ebbe origine nel borgo di Reggello, più precisamente nella parrocchia di S. Giusto a Ruota. Il nome "della Ruota" fu adottato per distinguersi da altre casate omologhe, inserendo anche nel loro stemma una ruota d'oro su sfondo azzurro, senza cerchi.
I Bonsi si stabilirono nelle dimore nell'incantevol
e via dei Bardi in Oltrarno, immergendosi nell'attività di commercio della lana, della seta e nelle arti bancarie, seguendo la strada che portò tanta prosperità per il popolo fiorentino.
Durante l'era dei primi Granduchi, si può rilevare la l
oro presenza in ruoli onorifici, annoverando nel XVII secolo numerosi prelati e diplomatici. Alcuni rami si spinsero fino in Francia, seguendo le orme delle Regine Francesi della casata Medici.


La famiglia Budini-Gattai

La dimora signorile passò nel Seicento ai frati del convento del Carmine di Firenze, finché nell'Ottocento venne acquistata dai Budini Gattai. Quest'ultima famiglia, frutto del matrimonio tra Francesco Budini e Zelinda di Leopoldo Gattai, si distinse per le sue qualità imprenditoriali, contribuendo a importanti lavori urbanistici nella Firenze del periodo in cui la città divenne capitale d'Italia.
Verso il 1890, gli eredi cessarono le attività imprenditoriali per concentrarsi su un vasto patrimonio fondiario, investendo i capitali accumulati nelle ville di campagna. Ancora oggi, la famiglia possiede un sontuoso palazzo a Firenze
e, in passato, fu proprietaria del Castello di Montecchio Vesponi, a sud di Castiglion Fiorentino.

Dalla ristrutturazione a oggi

L'investimento più monumentale per i Bonsi fu la trasformazione della villa in un maestoso castello turrito, circondato da doppie mura, terrapieni e terrazzamenti, un progetto ambizioso che coinvolse persino il celebre pittore Raffaello Sorbi. Sebbene parzialmente incompiuto, il risultato è un'opera di inestimabile valore, sia negli interni che negli esterni, con un giardino roccioso insolito ma affascinante.
Ancora oggi, la Villa è custodita gelosamente dalla famiglia Budini Gattai, testimone tangibile di una storia avvincente e ricca di splendore
.

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